Vorrei farvi conoscere adesso un altro posto molto interessante in cui mi sono imbattuto mentre viaggiavo in Svizzera .
Ai piedi delle Prealpi di Friburgo c'è la meravigliosa città medievale di Gruyeres la cui reputazione presta il suo nome non solo a un delizioso formaggio ma a tutta una regione della Svizzera .
La città medievale di Gruyères, si trova a 35 km da Friburgo e a 40 km da Vevey
Si arriva molto facilmente seguendo l'autostrada A12 Ginevra-Berna-Uscita Bulle.Appena arrivati , dovrete parcheggiare a 500m dal Castello ,in quanto a Gruyères non si circola in auto,avrete cosi la possibilità di cogliere al massimo l'essenza di questo meraviglioso posto .
maestoso castello la loro dimora, tant'è che generalmente chiamato castello di Gruyeres, il nome vero è proprio è Castello Dei Conti di Gruyeres. Sin dal 1115 si sono avvicendati
tantissimi conti, la cui storia vi risparmio, sino ad arrivare al 1554 con l'epoca del Conte Michele... Costui era colmo di debiti, non aveva saputo amministrarsi bene, per cui dovette vendere il castello e le sue proprietà, che vennero spartite tra Berna e Friburgo. Oggi il castello appartiene al cantone di Friburgo, ed è adibito a museo.
Appena arrivati a Gruyeres, la primissima cosa che si nota è la Tour de la Chupia Barba ovvero della Barba bruciata. Nell'antichità questo era il luogo in cui venivano svolti gli ultimi interrogatori dei condannati a morte, ed effettivamente la barba veniva loro bruciata. Non molto carina come pratica devo dire, e passando da lì è vero che ci si chiede e si cerca di immaginare come potesse essere lo scenario a quei tempi, tra disperazione, dolore, angoscia!
L'accesso principale alla cittadina è sancito da una struttura con un arco in pietra, il cosiddetto Belluard . Sopra l'arco una raffigurazione di 2 guerrieri leggendari: Craremoboz e Bra de fer, che da soli nel 1349 tennero testa ad un intero esercito di Bernesi durante la guerra d'Everdes in attesa dell'arrivo dei rinforzi. Lo stemma centrale è invece la Grue, ovvero stemma di Gruyeres.
Poco prima di arrivare al culmine della visita, e quindi al castello, si giunge al Museo HR Giger , un posto che devo dire già dall'entrata preannuncia quello che si vedrà all'interno.
Hans Ruedi Giger è un artista svizzero, che nel 1980 vinse l'oscar per i migliori effetti speciali nel film Alien .
Se decidete di visitare questo museo, farete un esperienza indimenticabile , un viaggio in un mondo SF.
Da consigliare specialmente a tutti coloro che amano la trilogia dei film Alien...
Accanto al museo troverete anche il H R Giger Bar-Alien Coffee
Chi si trova in compagnia di bambini e vuole trovare un post più adatto , può scegliere di visitare la
stabilimento in cui viene prodotto il notissimo formaggio Le Gruyère AOC.
Qui si impara un po' di più di questa bontà che siamo semplicemente abituati a gustare senza conoscerne la storia, e le sue particolarità. Formaggio di vacca intero, viene prodotto con latte crudo (vale a dire che che solo la pasta di caglio è cotta), stagionato poi per un periodo che può andare dai 5 ai 12 mesi. Alla fine le forme vengono immerse in acqua salata e spazzolate.
Le dimensioni di ogni prodotto sono molto rigide per potersi fregiare della denominazione AOC: altezza dai 9,5 ai 12 cm, diametro da 55 a 65 cm e peso da 25 a 40 kg.
Ci vogliono circa 400 litri di latte per avere una forma di 35 kg.
Uscendo, poi, danno anche un campioncino da gustare!
Per proseguire il nostro viaggio , in cui erravamo arrivati al HR Giger Museo ,ci dirigiamo adesso verso il Castello di Gruyères
Eccoci arrivati... dopo esserci "arrampicati" su per la collina attraverso la strada che tante e tante emozioni ci ha regalato....
Passiamo innanzitutto dalla cassa.... prezzo del biglietto?? 9,50 CHF! Con la brochure in mano, iniziamo il cammino.
Il cortile del castello è immenso, e affacciati si gode davvero una vista bellissima...
il paese sottostante di Pringy, il cristallino lago di Gruyeres, e la vista si perde lontana verso l'orizzonte in un mondo che difficilmente si dimentica.
Dal versante opposto si vede il grande Moleson, quel monte dalla punta strana, che con i suoi 2000 m è la meta preferita dei turisti specie in inverno.
Prima di cominciare la visita è bene dire che il castello offre un viaggio in ben 8 secoli di storia, cultura ed architettura. Costruito infatti nel 1270, fu in parte ristrutturato nel XVesimo secolo.
La prima "stanza" in assoluto che si visita è la cucina sotterranea ... di certo lì in passato i cuochi preparavano le mille bontà da servire ai conti, magari anche ai loro ospiti o durante qualche lussuosa festa..chissà!! L'atmosfera lì sotto è speciale, calderoni e pentoloni sul fuoco, attrezzi da cucina ben lontani da quelli che siamo abituati a vedere oggi......
Le stanze che man mano si aprono ai nostri occhi sono meravigliose, alcune colpiscono più di altre, ma sono tutte magiche. Tra queste, la sala dei cavalieri , quella cioè in cui tutti i cavalieri si riunivano... è caratterizzata da una parete dipinta con scene di storia, da un tavolo allungato con relative 10 sedute minori ed una maggiore e da una luce intensa che fa capolino dalle finestre! Soffermandosi lì si riesce quasi ad immaginarli quei cavalieri seduti lì a discutere di quella che era la vita dell'epoca.
La sala della caccia è quella in cui venivano conservati tutti gli strumenti che servivano ai conti per andare a caccia. Sulla parete sono anche esposti i fucili, e le teste imbalsamate di un cervo ed un cinghiale... penso fossero bottini di caccia!!!
Il salon furet , davvero carino devo dire. E' composto da un tavolinetto da salotto, con 4 sedie, un divano che forse più che un divano all'epoca veniva utilizzato come letto, un quadro a parete raffigurante un conte, ed un armadio decorato con scene naturalistiche. Poco più avanti un piccolo pianoforte in legno, in un arredamento davvero di gusto, che lascia lo spettatore piacevolmente colpito!
Attrazione di spicco del castello è senza dubbio la mano mozzata!
Ci sono varie e varie leggende che ci girano attorno:
La mano sarebbe stata portata dalla Terra Santa ,da abitanti del posto, di ritorno dalla prima crociata nel 1099. In tal senso era diventata una reliquia ed un talismano.
Secondo un altra leggenda essa sarebbe stato simbolo di gloria e di vittoria. Difatti era il 1476 quando al castello si svolgeva un ardua battaglia in cui sia il conte che gli abitanti si difesero strenuamente. Durante questa, un soldato perse la mano, ed era proprio quella.Riscontro storico per un altra teoria, basata sull'incendio che alla fine del 1400 distrusse il castello, che appunto poi venne ricostruito. Durante questo incendio i morti al castello furono tanti, e la mano sarebbe appartenuta ad un cadavere trovato bruciato, e che la contessa avrebbe voluto conservare come ricordo della catastrofe.
Nel 2003 furono fatte delle accurate perizie che stabilirono che questa manina appartiene niente poco di meno che ad una mummia egiziana, apparentemente altolocata, e di sesso maschile. Arrivò in territorio svizzero ai tempi di Carlo Magno!!!
Il castello è dotato di alcuni balconi in legno dai quali si gode una vista davvero mozzafiato sul bellissimo giardino in stile francese , curatissimo, e formato da più di 500 specie di fiori. Potrete vederlo in foto!!
1 commenti:
Che splendore...
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